La Canapa, quando la Natura offre materiali virtuosi.
In campo edilizio, materiali e tecniche post–industriali potrebbero essere abbandonati in favore di prodotti alternativi compatibili con l’ambiente, come quelli derivati dalla pianta di canapa. Si tratta di una coltivazione sostenibile dal punto di vista ambientale perché ha una crescita rapida ed abbondante; essendo una pianta infestante, per crescere non necessita di irrigazione, erbicidi e pesticidi, né di antiparassitari e non avendo proteine al suo interno non è attaccata da roditori o altri insetti. La canapa ha anche un’azione fertilizzante e fitodepuratrice: è capace di bonificare e risanare le aree inquinate dalle industrie chimiche.
Per le sue ottime capacità di isolante termico ed acustico, dalla canapa si producono pannelli da inserire nelle murature, nei sottotetti, nei pavimenti, nei controsoffitti, nei divisori interni, sia in edifici ex–novo che nelle ristrutturazioni.
È un materiale ecosostenibile biocompatibile, riciclabile, rinnovabile, compostabile, da cui si ottengono fiocchi, feltri, materassini, pannellature, mattoni, vernici, smalti, colle, biocompositi e tessuti per il rinforzo strutturale. Ha caratteristiche quali leggerezza, traspirabilità, resistenza a muffe ed insetti, resistenza al fuoco, alto potere isolante (sia termico che acustico), igroscopicità (è un regolatore di umidità, cioè la accumula quando è in eccesso e la rilascia quando l’aria è troppo secca). Si può utilizzare come isolante e negli imballaggi, ad esempio come sostituto del polistirolo e di altri derivati del petrolio. Attraverso un processo di polimerizzazione senza rilascio di monomeri liberi, si ottengono bioplastiche degradabili e non inquinanti, colle, resine, vernici, completamente prive di formaldeide, sostanza nociva alla salute.